"Sinistra per Calenzano" è un'associazione politico-culturale costituitasi nell’autunno del 2018 e non è articolazione territoriale di alcun partito politico nazionale. Conta oggi oltre 120 iscritti ed è composta da persone che si riconoscono nei valori della sinistra progressista: giustizia sociale, uguaglianza, sostenibilità ambientale e partecipazione democratica. L'Associazione si propone di promuovere questi ideali nel contesto locale e a tal fine si è presentata con le sue due liste "Sinistra per Calenzano" e "Per la mia Città - Cittadini per Calenzano" alle elezioni amministrative del 2019, eleggendo 3 consiglieri comunali. L’Associazione, con i suoi organi collegiali e direttivi, ha elaborato una propria visione riguardo alle scelte fondamentali per Calenzano, ha avanzato proposte per la salvaguardia dell’ambiente e per migliorare la vita della nostra comunità.

Abbiamo scelto Giuseppe Carovani come candidato sindaco perché, avendo già ricoperto la carica di Sindaco di Calenzano dal 1999 al 2009, ha una lunga e comprovata esperienza politico-amministrativa, che può risultare molto utile in questa particolare fase. Durante i suoi mandati, ha dimostrato capacità di leadership e una profonda comprensione dei problemi e delle sfide specifiche della nostra comunità.

Inoltre, Giuseppe Carovani è da sempre attivo nel volontariato e nell'associazionismo calenzanese: un impegno continuo per il benessere della comunità locale e per la tutela del nostro territorio.

In un momento storico delicato come questo è fondamentale avere una guida con una forte visione, tanta esperienza e capacità di ascoltare e comprendere le esigenze dei cittadini. L'attuale Amministrazione ha spesso deluso sotto questo aspetto.

Le divergenze tra Sinistra per Calenzano e l'attuale maggioranza sono riconducibili a differenze di visione, approcci e strategie riguardanti il governo del territorio, aspetti di vitale importanza per il futuro di Calenzano. Sebbene condividiamo ideali comuni come l'antifascismo e i principi progressisti, su alcune tematiche fondamentali per il futuro del nostro territorio sono rimaste divergenze profonde. Purtroppo, il confronto che abbiamo cercato anche con insistenza negli ultimi anni, si è rivelato infruttuoso per la totale indisponibilità di questa Amministrazione e della sua maggioranza a riconsiderare scelte da noi giudicate fortemente sbagliate.

Abbiamo cercato fino all'ultimo di tenere aperti canali di dialogo con la maggioranza, ma gli atti più contestati sono stati mandati avanti dall’Amministrazione senza possibilità di ritorno. I nostri interlocutori oggi tendono a minimizzare le divergenze; in realtà la rottura è avvenuta su scelte fondamentali per il futuro di Calenzano.

Abbiamo dovuto quindi prendere atto con rammarico che le differenze di visione nella pianificazione del territorio tra noi e l'attuale forza politica al governo sono profonde e insormontabili.

Questa Amministrazione si è inoltre caratterizzata anche per la mancanza di dialogo con i cittadini. La distanza tra amministratori ed amministrati in questi cinque anni si è progressivamente allargata creando un solco profondo.

Anche su questo aspetto per noi fondamentale intendiamo marcare una forte discontinuità: se saremo chiamati ad amministrare il nostro comune ci impegniamo a promuovere un maggiore coinvolgimento e partecipazione dei cittadini nelle decisioni che riguardano la vita della nostra comunità ed il futuro del nostro territorio.

Sinistra per Calenzano si caratterizza come una forza civica di sinistra e progressista, in quanto privilegia la "politica dei contenuti", cercando di declinare su scala locale le sfide globali secondo i principi della sostenibilità ambientale e della coesione sociale. La nostra è una associazione politico-culturale non legata a un partito politico e cerca di sostanziare i propri valori nelle scelte concrete.

La politica ha perso credibilità anche perché tra parole e fatti molto spesso c’è un abisso e spesso gli accordi assomigliano più a patti di potere. Noi crediamo siano importanti le intese su obiettivi concreti e contenuti specifici, piuttosto che su una piattaforma ideologica predeterminata.

Come forza civica, crediamo che la definizione del nostro programma di governo debba avvenire con il coinvolgimento più largo dei cittadini, degli attivisti, delle realtà sociali e delle forze che hanno dimostrato interesse verso la nostra proposta. Ascoltare la popolazione, incoraggiare la partecipazione quindi non è solo un metodo ma la sostanza stessa della nostra proposta di governo.
Sinistra per Calenzano mira a creare un progetto civico che metta al centro il benessere dei cittadini e li renda protagonisti delle decisioni che riguardano la salvaguardia del territorio ed il futuro della nostra comunità.

Un esempio tangibile del nostro impegno a promuovere la partecipazione è la campagna di raccolta firme che abbiamo promosso contro il consumo di suolo, che ha visto l'adesione di centinaia di cittadini appartenenti a ogni schieramento politico.

La pianificazione urbanistica è la materia più rilevante su cui un’Amministrazione comunale esercita le proprie prerogative decisionali. E quella che lascia un segno irreversibile sul territorio. Per comprendere appieno la portata di queste scelte, è importante dare uno sguardo al passato, a come la pianificazione della città si è evoluta nei decenni scorsi.

Negli anni '60, Calenzano fu classificata dal governo "zona depressa," e fu incentivato l'insediamento di nuove imprese con forti agevolazioni fiscali. Questo portò ad una rapida trasformazione da un'economia agricola mezzadrile ad una industriale e manifatturiera che, per l’assenza in quegli anni di una pianificazione urbanistica, ha portato ad uno sviluppo disordinato delle aree produttive.

Le amministrazioni comunali che si sono succedute, per evitare che Calenzano divenisse “la periferia industriale” tra Firenze e Prato, con il primo Piano Regolatore del ’65 e poi con le varianti del ’74 e del ’94, hanno cercato di contenere lo sviluppo delle aree industriali e di riequilibrare le funzioni, prevedendo un rafforzamento della residenza e dei servizi sull’asse Donnini-Fogliaia e salvaguardando al tempo stesso aree agricole di grande pregio come Travalle, Carpugnane e Sommaia.

La pianificazione urbanistica approvata nel 2004-2006 aveva sancito la fine della fase della crescita urbana e dell’uso di nuovo suolo inedificato, puntando tutto sul recupero, riuso e riqualificazione dell’edificato esistente.

L’Amministrazione uscente è tornata invece a pianificare la cementificazione delle aree verdi ancora inedificate.

Noi crediamo che si debba riprendere l’approccio di venti anni fa.

Con il completamento del progetto urbanistico degli anni ’90, Calenzano ha ormai raggiunto un assetto urbano equilibrato, e quindi riteniamo fondamentale che gli interventi si concentrino solo sulla rigenerazione delle costruzioni esistenti, salvaguardando le aree verdi e il territorio inedificato che hanno assunto ormai una rilevanza ambientale e paesaggistica irrinunciabile.

Nello specifico siamo assolutamente contrari agli interventi di saturazione urbana su suolo vergine che questa consigliatura ha approvato. Tra i vari esempi, si possono menzionare la costruzione di un insediamento produttivo di 8.500 metri quadri in località Fibbiana, un edificio a destinazione commerciale di 3.000 metri quadri in Via Vittorio Emanuele, nonché nuove costruzioni residenziali in Via Pertini e Via di Pagnelle.

In breve, crediamo che Calenzano debba mantenere un giusto equilibrio tra la qualità della vita dei cittadini, con servizi efficienti, spazi verdi accessibili e ben gestiti, traffico regolare e non congestionato, e attività produttive che creano valore economico, consapevoli della posizione geografica strategica che Calenzano occupa, e che offre vaste opportunità di lavoro e di investimento.

La nostra visione per Calenzano è di una comunità in cui i cittadini possano abbracciare la bellezza dei paesaggi circostanti e godere dei servizi essenziali; vogliamo anche promuovere spazi verdi pubblici e sostenere attivamente il tessuto associativo. Tutto questo a due passi dalle tante opportunità lavorative che il territorio stesso offre: per poter dire che “a Calenzano si vive bene”!

Sinistra per Calenzano attribuisce una priorità fondamentale alla protezione dell'ambiente, riconoscendo il suo significativo impatto sul benessere dell'intera comunità e la necessità di affrontare i cambiamenti climatici in corso. La nostra strategia si concentra su quattro elementi chiave.

  • Rigenerazione Urbana: la rigenerazione urbana è il nucleo delle nostre iniziative. Ci impegniamo a valorizzare le aree urbane esistenti, promuovendo il loro riutilizzo e il miglioramento qualitativo, invece di incoraggiare un'espansione incontrollata. Sosteniamo con fermezza un modello di sviluppo sostenibile, opponendoci fermamente a un'ulteriore saturazione delle aree urbane. Inoltre, crediamo nella rivalutazione delle zone collinari e promuoviamo il ritorno degli abitanti in queste regioni, sia attraverso il recupero del patrimonio edilizio in stato di abbandono, sia incentivando attività agricole sostenibili.
  • Sviluppo degli Spazi Verdi: la preservazione degli spazi verdi è cruciale per affrontare le sfide ambientali. Mettiamo un'attenzione particolare sulla promozione della forestazione urbana, promuovendo piantumazioni autoctone, e l'attuazione di programmi di manutenzione efficaci, frequenti e di qualità, senza campagne di abbattimento indiscriminato dei grandi alberi. Queste azioni sono fondamentali per contrastare il cambiamento climatico e per ridurre le emissioni di CO2. Crediamo con passione al Parco di Travalle, con l’impegno nella creazione di sentieri accessibili a piedi e in bicicletta e nella cura delle aree verdi circostanti; similmente, intendiamo tutelare, valorizzare e conservare l’area della Calvana, avviando un confronto con le altre Amministrazioni territorialmente interessate in un percorso che veda il coinvolgimento di cittadini e associazioni.
  • Transizione Energetica: creare e partecipare attivamente alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), per condividere l'energia rinnovabile, coinvolgendo la comunità nella produzione e nell'uso di energia pulita a km 0, anche attraverso forme di partenariato pubblico-privato per sfruttare i tetti dei capannoni per il fotovoltaico e non solo. L'efficientamento energetico degli edifici è un'altra misura cruciale per ridurre emissioni e consumo di energia. Vogliamo educare alla sostenibilità, incentivare cittadini e imprese in questa sfida, e riqualificare aree di città destinandole alla produzione di energia rinnovabile.
  • Mobilità Sostenibile: favoriamo la mobilità sostenibile come mezzo per migliorare la qualità dell'ambiente. Questo comporta il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, ad esempio con l’introduzione di navette circolari tra il polo universitario, il centro cittadino e le stazioni ferroviarie di Calenzano e Pratignone per ridurre il traffico, e la creazione di nuove piste ciclabili per collegare le diverse aree di interesse. Sosteniamo con fermezza lo sviluppo del Parco Agricolo della Piana, opponendoci al progetto anacronistico e ambientalmente impattante di ampliamento della pista aeroportuale parallela all'autostrada.

Infine, promuoviamo la riscoperta della vita rurale a Calenzano, attraverso passeggiate, eventi e laboratori per tutte le età, offrendo un'esperienza autentica a stretto contatto con la natura e la bellezza del nostro territorio, mettendo in rete le tantissime qualificate esperienze presenti sul territorio. Riteniamo fondamentale rafforzare l'educazione ambientale fin dai primi anni di scuola per sensibilizzare i più giovani ai temi ambientali, al rispetto della natura e all’idea di sostenibilità.

In sintesi: stop a nuovi centri commerciali, attivando aiuti per il caro affitti e di iniziative per far vivere le varie frazioni.

Pensiamo che il commercio di vicinato sia una ricchezza veramente importante per il nostro territorio: non sono solo attività commerciali che producano lavoro ma anche presidi sociali capillari e vicini alle persone. Negli ultimi tempi queste attività non sono state aiutate dal contesto circostante: prima il diffondersi dei grandi centri commerciali, poi la nascita del commercio online e negli ultimi anni crisi economiche che hanno messo a dura prova la sopravvivenza di queste. Come Sinistra per Calenzano pensiamo che sia importante sostenere questa rete. La prima misura che intendiamo mettere in atto riguarda la pianificazione urbanistica del nostro comune: riteniamo una scelta sbagliata, intrapresa dall’attuale maggioranza, la previsione di ulteriori superfici commerciali.

Altre misure riguardano forme di sostegno a cui gli esercenti possono accedere. Con la situazione di caro affitti che la nostra realtà sta attraversando l’Amministrazione deve mettere in campo misure atte ad evitare la desertificazione commerciale. Altro aiuto che intendiamo mettere a disposizione è un possibile sconto per l’utilizzo del suolo pubblico.

L’organizzazione di iniziative dislocate nelle varie frazioni del territorio è un altro versante su cui intendiamo muoverci. Riteniamo che tornare ad organizzare eventi come i Venerdì del Centro o rilanciare la “storica” Festa di Primavera siano il mezzo più semplice ed efficace per far conoscere e valorizzare il tessuto commerciale già presente sul territorio.

Intendiamo portare avanti queste proposte al fianco degli esercenti e dei loro sindacati di categoria, attraverso un percorso di ascolto e condivisione.

Il tema della sicurezza è diventato una preoccupazione crescente tra la popolazione a causa di vari fattori, tra cui povertà, degrado sociale e mancanza di rispetto reciproco. Questi problemi hanno portato a un aumento di eventi come furti, spaccio, truffe, molestie, schiamazzi, bullismo, vandalismo e ubriachezza molesta. Anche se tali fenomeni sono comuni in contesti metropolitani, non possono essere ignorati.

Le nostre proposte si concentrano su soluzioni a medio e lungo termine e soluzioni immediate. Crediamo che la repressione non sia la risposta e che sia più efficace lavorare su presidi sociali inclusivi, come circoli e associazioni, per promuovere l'inclusività e la partecipazione. Ad esempio, potremmo creare spazi per esporre talenti artistici e coinvolgere giovani a rischio, offrendo anche servizi di ascolto e confronto.

Inoltre, riteniamo importante educare i giovani al rispetto civico attraverso la scuola, lo sport, il volontariato e l'associazionismo. Riportare le persone nei luoghi pubblici come piazze, parchi e circoli può contribuire drasticamente ad evitare situazioni pericolose.

Per quanto riguarda il contrasto ai reati, suggeriamo di potenziare l’organico delle forze dell'ordine e la polizia municipale, garantendo servizi notturni e maggiore vicinanza ai cittadini. Inoltre, sarebbe utile migliorare e ampliare la rete di telecamere per la videosorveglianza, un deterrente contro vandalismo, reati e illeciti.

Concludendo, riteniamo che una comunità coesa e inclusiva sia la vera soluzione per affrontare questi problemi alla radice. La collaborazione tra i cittadini, le istituzioni e le forze dell'ordine è fondamentale, ma il focus principale dovrebbe essere sull'aspetto sociale, che può contribuire in modo significativo a migliorare la sicurezza reale e percepita nella nostra comunità.

Per affrontare questa importante sfida è necessario adottare una serie di approcci mirati che tengano conto delle questioni economiche e sociali in gioco. Prima di tutto, rivedere le politiche fiscali è essenziale. L'aumento dell'addizionale IRPEF, sebbene giustificato, deve essere bilanciato con l'adozione di misure che riducano il carico fiscale per le famiglie a basso reddito. E poi potenziare i servizi e le misure che promuovono l’inclusione sociale di tutte le situazioni di maggiore fragilità, con l’obiettivo ove possibile di aiutare chi è in difficoltà a rialzarsi e a ritrovare la propria autonomia, affrancandosi dal bisogno, e contemporaneamente rafforzare il sostegno alle persone con disabilità e altre forme persistenti di svantaggio. Già adesso il Comune fa molto, ma il disagio e le difficoltà aumentano come abbiamo visto in questi ultimi anni, anche per quelle famiglie che fino a ieri ce la facevano ad arrivare alla fine del mese. Il tentativo dovrà essere quello di dare risposte ai bisogni crescenti, con risorse quelle dei Comuni tendenzialmente calanti. È qui che la scelta delle priorità nella spesa diventa decisiva.

Inoltre, il Comune deve considerare seriamente la necessità di un ulteriore sviluppo dell'edilizia residenziale pubblica e agevolata, visto il ritardo di Calenzano rispetto alle dotazioni degli altri comuni.

La vendita di proprietà comunali dismesse dovrebbe essere riconsiderata, come ad esempio l’ex scuola Mascagni e l’ex ambulatorio di Settimello, in quanto questi immobili potrebbero essere utilizzati per incrementare l'edilizia residenziale pubblica o gli alloggi ad affitto agevolato, contribuendo così a risolvere in parte il problema del caro affitti.

Il sostegno ai circoli e alle associazioni è un altro aspetto critico per la coesione sociale. Alcune decisioni prese dall’Amministrazione uscente hanno influenzato negativamente la vita di queste organizzazioni, come ad esempio l’ordinanza di chiusura serale del Circolo del Molino, poi revocata. I circoli possono essere centri vitali per creare opportunità di incontro e condivisione, inclusi pranzi e cene sociali, che contribuiscono alla creazione di un senso di appartenenza e di comunità.

Un lavoro significativo è stato fatto nell'individuazione e nella creazione di una mappa delle barriere architettoniche nel nostro comune. Attraverso una mozione in consiglio comunale, abbiamo chiesto l'impiego del PEBA (Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche) per migliorare l'accessibilità, la sicurezza e la funzionalità del nostro territorio. Siamo lieti che, dopo quattro anni dall’approvazione sia stata convocata l'assemblea "Calenzano Accessibile" per progettare gli interventi necessari all'eliminazione di tali barriere.

In generale, il nostro obiettivo deve essere quello di creare un ambiente equo e inclusivo in cui tutte le fasce della popolazione possano beneficiare delle risorse e dei servizi essenziali, riducendo al contempo le disuguaglianze sociali, per non lasciare indietro nessuno. Solo attraverso azioni mirate possiamo affrontare efficacemente queste sfide e costruire una comunità più solidale.

Uno dei compiti fondamentali di un’Amministrazione comunale è garantire spazi adeguati per lo svolgimento dell’attività didattica per le scuole fino alla secondaria di primo grado.

L’Amministrazione comunale, nell’ultimo bilancio, ha previsto di realizzare nel prossimo triennio una nuova scuola primaria a La Fogliaia e la demolizione e ricostruzione della scuola primaria di Settimello, per un totale di investimenti di quasi 17 milioni di euro, tutti a carico del bilancio comunale con accensione di nuovi mutui.

Avevamo chiesto che tale oneroso programma fosse verificato sulla base dell’andamento della popolazione scolastica, perché a nostro giudizio la precipitosa caduta del tasso di natalità che ha investito anche Calenzano, renderà inutile la realizzazione della nuova scuola della Fogliaia, considerato che quando sarà completata avremo sicuramente, sulla base dei dati anagrafici, circa 150 alunni in meno rispetto al livello attuale. Inoltre pensiamo che per la scuola primaria di Settimello sia più appropriato e meno oneroso un intervento di messa in sicurezza sismica e di riqualificazione energetica, anche con eventuali ampliamento di spazi, piuttosto che procedere alla completa demolizione e ricostruzione di tutto il plesso, palestra compresa.

Tra l’altro gli interventi di adeguamento e riqualificazione dell’edilizia scolastica possono usufruire di importanti contributi, come successo per il plesso di Carraia, non previsti per la costruzione ex novo di scuole.

Ci è stato risposto che la riqualificazione degli spazi è necessaria per promuovere una moderna didattica, aperta al territorio. Noi crediamo che tale obbiettivo sia perseguibile anche con una specifica progettualità che intervenga su tutti i plessi con aggiustamenti ed adeguamenti degli spazi, con una mole di investimenti ridotti, più appropriati per gli obbiettivi perseguiti.

Riguardo ai servizi all’infanzia, i contributi stanziati dalla regione per garantire l’accesso gratuito al servizio per determinate soglie ISEE, hanno avuto come effetto l’allargamento della domanda, e quindi la creazione di liste d’attesa, quando in precedenza i posti disponibili sul territorio nei vari servizi rivolti alla fascia 0-3, consentivano una risposta esaustiva a tutte le domande delle famiglie. Noi crediamo indispensabile quindi un ampliamento dei posti disponibili, verificando la possibilità di riattivare un nido a gestione diretta del comune, con un rafforzamento del coordinamento didattico per tutta la fascia 0-6, da attivarsi anche in forma associata con altre Amministrazioni.